Progetto Associativo

Il progetto associativo

Il progetto associativo vuole contribuire una nuova evangelizzazione per un rinnovamento religioso, quindi, attraverso il culto della Divina misericordia avvicinare e reintegrare i cuori nella vita della parrocchia e della Chiesa, e proporre un più perfetto impegno a vivere santamente il proprio stato di vita.
Al progetto, che si articola in opere di misericordia spirituale e corporale, partecipano tutte le figure della struttura associativa: l’apostolo aderente, l’apostolo responsabile, l’oblato e, a proprio modo, il consacrato/a o religioso/a. Si aderisce al progetto aderendo alla vita associativa che è scandita da a) una proposta di preghiera quotidiana, b) un programma annuale di catechesi, liturgia e carità, c) la festa diocesana della divina Misericordia

1) L’apostolo Aderente, Responsabile o Oblato, si associa aderendo ad una proposta di preghiera denominata Il filo rosso e bianco della Divina Misericordia. Essa unisce gli aderenti, in comunione d’intenti per i fini dell’Associazione, nella celebrazione dell’ora della Misericordia, alle ore tre del pomeriggio, attraverso la recita della coroncina, impegno che si rinnova liberamente ogni anno. Questo semplice ma fruttuoso esercizio virtuoso, che aiuta a renderci docili alla trasformazione nello Spirito, corrisponde alla richiesta fatta da Gesù di celebrare con la preghiera l’ora della Sua morte e permette di offrire al Padre i meriti della dolorosa passione del Figlio in espiazione dei nostri peccati per implorare misericordia per noi e per il mondo intero. Ad oggi, sono diverse migliaia gli aderenti che recitando la coroncina alle ore 15.00 implorano misericordia per i vivi (e per i morti).

2) Ogni anno viene preparato un programma diocesano che sia in dialogo con le realtà parrocchiali fornendo, in comunione d’intenti, momenti di arricchimento umano, morale e spirituale. Il programma garantisce incontri di formazione, di organizzazione, di conoscenza della misericordia vissuta attraverso l’incontro con i Santi, di concreta partecipazione a laboratori della misericordia, di esperienza degli esercizi spirituali. Protagonisti di ogni programma sono gli apostoli responsabili, i quali assunta la responsabilità di seguire i propri aderenti, li sostengono nell’impegno della preghiera quotidiana, li invitano a rinnovare la propria promessa, li convogliano nelle attività programmate dall’Associazione. Questa figura di apostolo realizza, nella semplicità di quanto gli è richiesto e nella modalità che gli è permessa, un apostolato di testimonianza e di amicizia perché attinge dalle conoscenze personali del tempo libero e delle attività lavorative, permettendo di raggiungere anche situazioni morali difficili e incancrenite. Nella vita associativa si cresce in una totale fiducia in Dio e una generosa misericordia verso il prossimo prendendosi vicendevolmente cura dell’altro.

3) la Festa diocesana della divina Misericordia, celebrata insieme, sacerdoti e fedeli con il proprio Arcivescovo, realizza un piccolo giubileo diocesano, in quanto è possibile lucrare l’indulgenza plenaria.

Gli Oblati sono coloro che nello stato di vita nel quale si trovano, desiderano corrispondere in modo più intenso all’Amore di Dio, e con una consacrazione temporanea, semplice e privata, offrono per l’anno associativo, la vita di grazia conforme al proprio stato di vita e la preghiera liturgica quotidiana recitata almeno nelle sue parti principali. Spetta al parroco o al direttore spirituale individuare nelle persone che segue le caratteristiche spirituali necessarie e garantirne la custodia dopo aver espresso la promessa d’impegno nell’associazione. Questa risposta ecclesiale alla domanda di vita nello Spirito favorisce sia un percorso vocazionale chiaro e definito, sia una pregnante opportunità di preghiera comune nella realtà coniugale. E’ una forte spinta culturale alla rivalutazione del dono di sé, reimpiantando non solo la sensibilità alla consacrazione temporanea (l’essere per), ma ponendo le condizioni per percepire il fascino di un dono più grande e totale di sé.

Le finalità ultime dell’associazione e, quindi del progetto associativo, scaturiscono dalla sua stessa essenza, cioè l’amore a Dio e l’amore alla Chiesa, e sono: 1) sostenere il proprio Vescovo nel suo ministero; 2) impetrare nuove vocazioni per la Chiesa locale; 3) edificare la diocesi come casa e scuola della comunione.