GIOVANNI PAOLO II
ANGELUS
Festa di Santo Stefano – Mercoledì, 26 dicembre 1990
Carissimi fratelli e sorelle!
È ancora vivo nell’animo di tutti noi l’eco spirituale dell’evento straordinario che ieri abbiamo solennemente celebrato: il “Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14).
Memori sempre della divina misericordia che in Cristo si è manifestata all’intera umanità, porgo a tutti il mio affettuoso saluto e vi invito a perseverare nella lode al Signore, nel ringraziamento e nella gioia. Vi esorto anche a rimanere in devota adorazione, accanto a Gesù Bambino, con il rispetto e lo stupore dei pastori.
Andiamo a lui con fiducia; accogliamo con generoso abbandono i suoi provvidenziali disegni. Vi sia di modello e di sprone santo Stefano, il protomartire, di cui oggi ricorre la festa. Come lui, con la sua stessa dedizione e la medesima certezza di fede, siate in ogni circostanza chiari e intrepidi testimoni del Vangelo. Santo Stefano non esitò nel dare la vita per il Figlio di Dio fatto Uomo. Il suo coraggio è un invito e un sostegno per quanti sono chiamati, ancor oggi, a credere in Cristo e a percorrere il cammino della santità.
Rinnovo a ciascuno di voi l’augurio di buone Feste Natalizie auspicando che possiate trascorrere questi giorni di riposo nella serenità delle vostre famiglie. Con la preghiera dell’Angelus, vi affido a Maria, Madre del Redentore e Regina dei martiri.
Al termine il Papa aggiunge alcune parole.
Grazie per la vostra comunità di preghiera, per la vostra presenza e auguro a tutti, romani e pellegrini, una buona continuazione di questa Ottava natalizia che ci prepara anche all’inizio del nuovo anno. Sia lodato Gesù Cristo.
© Copyright 1990 – Libreria Editrice Vaticana
PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
PRIMA DELLA MESSA PER LA FESTA DELLA MADRE
DELLA MISERICORDIA VENERATA NEL SANTUARIO
DELLA «PORTA DELL’ AURORA» DI VILNIUS
Cappella lituana delle Grotte vaticane – Lunedì, 16 novembre 1987
Corrispondendo a un vivo desiderio del cuore, in questo Anno mariano in cui ricorre anche il giubileo del Battesimo della Lituania, ho voluto raccogliermi in preghiera davanti alla sacra effigie della “Madre della Misericordia”, in questa cappella a lei dedicata presso la tomba del Principe degli apostoli.
All’inizio di questa celebrazione eucaristica, il nostro pensiero si rivolge all’antico santuario della Porta dell’Aurora di Vilnius, dove da più di quattro secoli è venerata la miracolosa immagine della “Madre della Misericordia”. In questo giorno di festa, numerosi fedeli da tutta la Lituania e dai paesi vicini accorrono a quel santuario. A loro desideriamo unirci nella preghiera, facendoci spiritualmente partecipi del loro pellegrinaggio di fede e di amore. Imploriamo fiduciosi la protezione e l’intercessione di Maria, Madre di Dio e Madre nostra, deponendo ai suoi piedi gioie e sofferenze, aspirazioni e speranze del popolo lituano.
Madre della Misericordia, venerata alla porta dell’Aurora, noi ti invochiamo insieme con tutti i tuoi figli lituani: guarda a questo paese, che significativamente fu detto “Terra di Maria”! Fa’ che il popolo lituano conservi e possa vivere in piena libertà il dono della fede che ha ricevuto, trasmettendolo integro e puro alle nuove generazioni!
ANGELUS
Paray le Monial (Francia), 5 ottobre 1986
Al termine di questa celebrazione, ecco giunto il momento dell’Angelus. Invochiamo la santa Vergine Maria, lei che rispose all’annuncio dell’angelo nella piena disponibilità della fede.
Maria, figlia d’Israele, tu hai proclamato la misericordia; offerta agli uomini, di epoca in epoca, mediante l’amore benevolo del Padre.
Maria, Vergine santa, serva del Signore, tu hai portato nel tuo seno il frutto prezioso della misericordia divina.
Maria, tu che hai custodito nel tuo cuore le Parole della salvezza, testimoni dinanzi al mondo l’assoluta fedeltà di Dio al suo amore.
Maria, tu che hai seguito tuo Figlio Gesù fino ai piedi della croce, nel “fiat” del tuo cuore di madre, hai aderito senza riserve al sacrificio redentore.
Maria, Madre di misericordia, mostra ai tuoi figli il cuore di Gesù, che hai visto aperto, per essere per sempre fonte di vita.
Maria, presente in mezzo ai discepoli, tu ci avvicini all’amore vivificante di tuo Figlio risorto.
Maria, Madre attenta ai pericoli e alle prove dei fratelli di tuo Figlio, non cessi di condurli sul cammino della salvezza.
Maria, tu che in questo luogo hai mostrato a Marguerite-Marie il cuore di tuo Figlio, donaci di seguire il tuo esempio di umile fedeltà al suo amore.
Questa preghiera dell’Angelus, che recito tutte le domeniche coi pellegrini riuniti in piazza San Pietro, offre anche l’occasione di aprire il nostro cuore ai bisogni del mondo. Oggi vi invito a unirvi alla prima giornata mondiale dell’ambiente organizzata domani 6 ottobre dal Centro delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani a favore di milioni di persone nel mondo che sono senza tetto, e che aspettano una casa dignitosa per le loro famiglie. Questa giornata prepara l’anno internazionale dei senza tetto, che corrisponde a un bisogno umano primordiale.