Liturgia nella solennità di Santa Faustina

SOLENNITA’

Antifona d’ingresso                                  Sal 88, 2

Canterò senza fine la misericordia del Signore,

con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli.

 

Si dice il Gloria.

 

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,

che hai scelto la santa Faustina Kowalska

per proclamare al mondo

le immense ricchezze della tua infinita misericordia

concedi a noi, per sua intercessione,

di confidare come lei pienamente nella tua bontà

e di compiere con cuore generoso

le opere di carità cristiana.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

 

Prima lettura

Alleanza con Dio nella misericordia e nella fedeltà

Dal Libro del Profeta Osea              2,16b.17.21-22

Così dice il Signore: « La attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acòr in porta di speranza. Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto.

Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore ».

Parola di Dio.

 

Oppure:

Prima lettura

La misericordia di Dio verso gli uomini

Dal Libro del Profeta Osea               11,1. 3-4. 8c-9

Così dice il Signore: «Quando Israele era giovinetto, io l’ho amato e dall’Egitto ho chiamato mio figlio. Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira ».

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

103 (102), 1-2. 3-4. 8-9. 11-12 (Rit.: cf. 8a)

Rit. Il Signore è buono e pieno di misericordia.

Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,

non dimenticare tanti suoi benefici. Rit.

 

Egli perdona tutte le tue colpe,

guarisce tutte le tue malattie;

salva dalla fossa la tua vita,

ti corona di grazia e di misericordia. Rit.

 

Buono e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Egli non continua a contestare

e non conserva per sempre il suo sdegno. Rit.

 

Come il cielo è alto sulla terra,

così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;

come dista 1’oriente dall’occidente,

così allontana da noi le nostre colpe. Rit.

Seconda lettura

Le dimensioni dell’amore misericordioso di Cristo sono infinite

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini

3, 8-12. 14-19

Fratelli, a me, che sono l’infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l’adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dell’universo, perché sia manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, il quale ci da il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui. Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e conoscere l’amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Parola di Dio.

Oppure:

Seconda lettura

Riconciliazione con Dio in Cristo

Dalla Seconda Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi                                                           5,14-21

Fratelli, l’amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Cosicché ormai non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.

Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.

Parola di Dio. Canto al Vangelo                        1 Gv 4,19b e 10b

Rit. Alleluia, alleluia.

Dio ci ha amati per primo e ha mandato il suo Figlio

come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Rit. Alleluia.

 

Vangelo

Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto

Dal Vangelo secondo San Giovanni             19,31-37

Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne da testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Parola del Signore.

 

Oppure:

Canto al Vangelo                                       Mt 11,29

Rit. Alleluia, Alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore.

Rit. Alleluia.

 

Vangelo

La rivelazione di Cristo mite e umile di cuore

Dal Vangelo secondo San Matteo              11,25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

Parola del Signore.

 

Si dice il Credo.

Sulle offerte

O Dio, nostro Padre,

accogli i doni, che ti offriamo con gioia,

e concedi che anche noi, uniti in Cristo,

possiamo offrirti il sacrificio di espiazione

per i peccati nostri e del mondo intero.

Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona alla Comunione                         Sal 117,1

Celebrate il Signore, perché è buono,

perché eterna è la sua misericordia.

 

Dopo la Comunione

O Dio, ricco di misericordia,

Santissimo Sacramento che abbiamo ricevuto

rinnovi il nostro corpo e il nostro spirito,

affinché, sull’esempio della santa Faustina,

possiamo portare al mondo intero

la speranza della tua misericordia.

Per Cristo nostro Signore.